Il tavolo tra governo e sindacati sulle pensioni si è riaperto. Martedì 21 si è tenuto un incontro al Ministero del Lavoro alla presenza dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e dei pensionati Spi, Fnp e Uilp.
Nel corso della riunione il governo, rappresentato dal Ministro Giuliano Poletti e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Leonardi, ha annunciato che intende emanare i decreti attuativi relativi alle norme definite nella legge di bilancio entro i termini stabiliti dalla legge. Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato i punti da affrontare e da risolvere, in particolare in rapporto alla definizione delle platee.

E' iniziata una discussione sul dettaglio dei decreti attuativi nella specifica riunione tecnica del tavolo al Ministero del Lavoro di 1° marzo. Sono molti i temi da affrontare: tra questi quello dell’Anticipo pensionistico, le facilitazioni per i lavoratori precoci, la definizione delle mansioni usuranti che permettono di avere accesso all'Ape sociale o all’uscita agevolata, la previdenza complementare e le relative misure di defiscalizzazione.
È stata poi formalmente avviata una seconda fase del confronto, come previsto dall'intesa sulla previdenza sottoscritta lo scorso 28 settembre. Su questo il prossimo incontro è stato calendarizzato il prossimo 23 marzo.
Molte e di estrema rilevanza le questioni da trattare. È netta la necessità di favorire un sistema più equo e flessibile, indispensabile per tutelare i pensionandi oggi e per poter garantire, in futuro, un adeguato assegno pensionistico ai giovani lavoratori, contraddistinti da redditi bassi e discontinuità negli impieghi. L’idea che si sta facendo strada, a tal proposito, è quella di una “pensione contributiva di garanzia", ossia una specie di quota minima cui sommare il trattamento maturato con i contributi.