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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Edilizia pubblica, la necessità di un rilancio

L'intervento di Simone Cardin, segretario Sunia Apu di Brescia


Dal 2008 ad oggi il numero di sfratti causati da morosità incolpevole è schizzato stabilmente attorno al migliaio di unità per il comune di Brescia ed un altro migliaio in provincia. È evidente che questa è una delle spie rosse della crisi economica che stanno attraversando le famiglie appartenenti alla classe lavoratrice, ovvero di coloro che non vivono di rendita. Siamo di fronte ad una domanda abitativa avanzata da famiglie di lavoratori e lavoratrici impoveriti dalla precarizzazione del lavoro salariato, dal sostanziale blocco dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali dIl lavoro e dall’assenza di forme di stato sociale di redistribuzione del reddito quali il salario sociale o il reddito di cittadinanza. In tale contesto solo lo Stato e le sue autonomie locali, in testa la Regione, possono dare risposte all’altezza della gravità dell’attuale situazione sociale.

Non c’è bisogno di inventare nulla, è sufficiente guardare alla Francia o alla Germania, prendere spunto dalle esperienze scandinave o a quella olandese su tutte, dove il 66 % degli immobili in locazione sono di proprietà pubblica. In Lombardia ed a Brescia il patrimonio pubblico in locazione rappresenta meno del 5% di quello complessivo locato ed è evidente che, con un patrimonio pubblico così risicato e quasi sempre vetusto, non è possibile rispondere in modo efficace alla domanda abitativa dei lavoratori e delle lavoratrici.

Unitariamente a tutte le maggiori sigle sindacali degli inquilini più volte abbiamo ribadito alla Regione di investire nel patrimonio residenziale pubblico, in primo luogo ristrutturando e rendendo disponibili gli immobili pubblici abbandonati o in parziale abbandono, in secondo luogo acquisendo patrimonio privato invenduto e sfitto, tutto ciò introducendo un finanziamento stabile per le politiche alla casa pari al 2% del bilancio regionale. Il mese scorso - grazie alla stretta collaborazioni tra organizzazioni degli inquilini, dei proprietari ed Assessorato alla casa del Comune di Brescia - è stato predisposto un bando comunale, con contributo regionale di mezzo milione di euro, per sostenere la locazione a canone agevolato di alloggi sfitti a favore dei nuclei famigliari con un indicatore ISEE inferiore a 15.000 euro, misura che, se utilizzata interamente dai proprietari con alloggi sfitti, potrà immettere alla locazione ulteriori mille alloggi privati in città. Più che immaginare l'elargizione di nuovo denaro pubblico ai proprietari privati, come sembra auspicare il sindaco Del Bono in un suo recente intervento, è ora invece di tornare a dare slancio all’edilizia residenziale pubblica. Anche alla Tintoretto, che deve essere recuperata e il cui empasse attuale che si trascina oramai da troppo tempo, è completa responsabilità della Regione.

Simone Cardin
segretario Sunia Apu Brescia

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