La Saleri vuole ripartire al più presto. Lo scrivono i quotidiani locali di oggi, martedì 16 gennaio. "Anche ieri maestranze, clienti e fornitori non hanno fatto mancare il loro supporto al gruppo di Lumezzane - spiega il Giornale di Brescia -. L’incendio scoppiato giovedì sera ha reso inagibile uno dei tre capannoni, ma la produzione non si è mai fermata. Tant’è che grazie agli sforzi profusi negli ultimi giorni da azienda e lavoratori sono stati ripristinati parte degli stock andati in fumo nel fine settimana. Resta di fondamentale importanza, dunque, rispettare un piano di coordinamento di tutti gli attori coinvolti nel piano di ripristino dell’attività. A tal proposito, nelle prossime ore è in programma un sopralluogo nella «Saleri C» per testare la funzionalità e determinare l’eventuale recupero delle linee di assemblaggio e delle altre attrezzature intaccate dalla fiamme. Nel frattempo l'Arpa non ha rilevato nessuna contaminazione dall'incendio di Lumezzane e dall'indagine dei vigili del fuoco è emerso che si è trattato di un rogo accidentale, escludendo così dolo o atti intimidatori.
la notizia di venerdì 13 gennaio 2018
Al lavoro tutta notte e anche questa mattina (venerdì 12-1) i vigili del fuoco per domare le fiamme dell'incendio di vaste dimensioni divampato ieri sera intorno alle 19,30 nell’area spedizioni della Sil-Industrie Saleri Italo di via Ruca a Lumezzane. Le fiamme hanno avvolto un capannone di diecimila metri quadri danneggiando in modo grave anche un'azienda vicina. Produttrice di pompe acqua e sistemi di raffreddamento per l’industria automotive, in particolare per diversi grandi marchi tedeschi ma non solo, la Saleri è azienda ad alto tasso di innovazione che negli ultimi è cresciuta parecchio anche sul fronte occupazionale, arrivando ad impiegare oltre 400 dipendenti (qui l'articolo di giovedì del Giornale di Brescia che illustra i piani di sviluppo), di cui oltre la metà diplomati o laureati. Nel fine settimana si lavorerà negli altri siti produttivi poco distanti per cercare di ovviare ad alcune commesse urgenti, da lunedì si smaltiranno un po'di ferie arretrate e cassa integrazione straordinaria. La situazione è però molto complicata e si teme ovviamente per le possibili ricadute occupazionali di un'azienda che da anni innova, programma il futuro e che ora ha subito un durissimo colpo.