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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Inca, 55 mila pratiche in un anno. Oltre 18mila quelle di sostegno al reddito

Presentato il quadro sul tesseramento 2017 della Cgil Brescia. Qui un focus sui dati del patronato Inca Cgil


Nel 2017 le pratiche gestite dall'Inca sono state circa 55 mila, 20 mila delle quali nella sede centrale cittadina e il resto nelle 11 sedi zonali della provincia (46 permanenze in uffici della Camera del Lavoro). Di queste, le pratiche di sostegno al reddito sono state 18.676, di cui poco meno della metà di disoccupazione. Queste ultime sono in lieve calo rispetto al boom del recente passato (quando avevano superato quota 11 mila), ma sono ancora alte. In molti casi si tratta di contratti a tempo determinato.

Se fino allo scorso anno il servizio Inca è stato gratuito per tutti, novità del 2018 sarà l'introduzione di una tariffa per alcune prestazioni per i non iscritti alla Cgil. Una scelta sofferta, maturata (ultimi a farlo tra i maggiori patronati) a seguito dei continui tagli decisi dal Governo che solo per l'Inca Cgil di Brescia hanno comportato una riduzione dei fondi di oltre 100mila euro. La tariffa, tra i 5 e i 20 euro a seconda della prestazione, sarà fatta pagare solo ai non iscritti Cgil che hanno un reddito. Per tutti gli altri, iscritti Cgil o disoccupati, il servizio continuerà a essere gratuito. Negli ultimi anni, a fronte di una riduzione dei fondi nazionali, i patronati hanno dovuto incrementare la loro attività, diventando talvolta sostituti di attività proprie dell'Inps o di soggetti privati.

Non bastasse, talvolta l'attività è stata resa ulteriormente complicata da norme confuse e contraddittorie. La vicenda dell'Ape sociale e dei precoci, con circolari diffuse in ritardo poi contraddette da altre, ha senz'altro caratterizzato l'attività del 2017. L'augurio è che dal 2018, almeno su questo fronte, il legislatore si muova con minore confusione. 

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