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Festa dei Lavoratori e delle Lavoratrici, una piazza piena

Ampio spazio sui quotidiani locali alla partecipata manifestazione del Primo Maggio a Brescia


Ampio spazio sui quotidiani locali alla partecipata manifestazione del Primo Maggio a Brescia. «Tanti, più numerosi degli ultimi anni - scrive Bresciaoggi -. Cgil, Cisl, Uil, bandiere rosse, tricolore e azzurre, striscioni, canzoni di lotta. Tre-quattromila i manifestanti per la polizia, sei-settemila per i sindacati. Lavoratori e studenti hanno affidato alla ricorrenza del Primo Maggio il compito di far sentire la loro voce e lanciare le richieste a un Governo che prima o poi ci sarà. Sicurezza al centro, ma poi giovani, precariato, pensioni, il lavoro». 

Di seguito un altro passaggio dal quotidiano Bresciaoggi: "«Per le lavoratrici degli appalti scolastici è in arrivo un'altra estate senza reddito», recitava un volantino distribuito: sono oltre 500 a Brescia, quasi duemila in provincia, 100mila in Italia che si occupano di assistenza alla persona, pulizie, ristorazione, con sospensiva estiva, contratti part-time. Piazza Loggia si è riempita, colorata, vivace, per una festa che rimane lotta, «perché, non appena si insedierà l'Esecutivo, saremo lì a pretendere politiche attive del lavoro, per gli operai delle fabbriche che ancora soffrono, per i giovani, disoccupati al 32 per cento, per la flessibilità in uscita, per contrastare la jungla dei contratti, perché la ripresa non può basarsi su un lavoro povero e non tutelato», ha gridato dal palco Tania Scacchetti della segreteria confederale della Cgil.La sicurezza, come in tutta Italia quest'anno, è stata il cuore del suo intervento e di quelli dei delegati di Cisl e Uil che l'hanno preceduta stigmatizzando la scarsità dei controlli, effettuati solo sul 5 per cento delle aziende. Gli stessi dipendenti degli organi di controllo operano con scarsa tutela, è stata la denuncia, oggetto di aggressioni frequenti come molti dipendenti pubblici che, falcidiati dai tagli, non riescono a dare risposta alle esigenze dei cittadini. «Diciamo basta alla strage», ha detto Scacchetti riferendo i numeri delle vittime nei luoghi di lavoro, 200 dall'inizio dell'anno, 14mila nell'ultimo decennio, in aumento non appena si sono visti i primi segnali dell'uscita dal tunnel. Così come del 6 per cento sono cresciute le malattie professionali. «E non si contano gli infortuni non denunciati per paura, per ricatto», ha aggiunto. A Brescia, nei primi tre mesi le morti bianche sono state 9, 19 in Lombardia.«In tema di salvaguardia stiamo tornando a 50 anni fa, i lavoratori pagano un prezzo altissimo». Il sindacato, ha sottolineato la leader nazionale, chiede che si faccia cultura della sicurezza, si faccia formazione; chiede più controlli, battaglia al nero, al caporalato, agli appalti al ribasso, alla corruzione che costa 110 miliardi l'anno. Sul volantino del I maggio anche la proposta di rafforzare il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e un vero utilizzo delle sanzioni per attività di prevenzione, come prevede la norma".

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