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Silvia Spera (Cgil): la vicenda Medtronic chiama in causa responsabilità individuali e collettive

«Ancora una volta siamo coinvolti in un'operazione di delocalizzazione di produzioni di alta qualità, ancora una volta si impoverisce il tessuto industriale questa volta per opera di una multinazionale, ma prosegue incessante la deindustrializzazione del nostro paese, da molti lustri chiediamo una seria politica industriale». L'intervento della segretaria generale Cgil Brescia


Alcuni giorni fa la multinazionale Medtronic ha annunciato la cessazione delle attività licenziando 314 lavoratori e lavoratrici. Ancora una volta una multinazionale decide di smantellare la produzione per spostarla in altri paesi in una logica puramente speculativa dopo avere incassato denaro pubblico.
Solo un anno fa si raggiunse un accordo sindacale che costò pesanti sacrifici e oltre 100 licenziamenti, da molto tempo i dipendenti Medtronic vivono precarietà e incertezza sul loro futuro nonostante ci siano utili, commesse e prodotti di alta qualità.

È forse utile ricordare che Andrea Venturelli, imprenditore bresciano che ha fondato la Invatec, ha venduto la fabbrica a questa multinazionale per un valore, a detta degli esperti del settore, molto più alto di quello definito dal mercato. Da questa transazione economica, che ha comportato lauti guadagni personali, nasce la situazione di oggi. Se Venturelli non era consapevole di quanto è accaduto, ora dovrebbe responsabilmente prendere parola e contribuire a trovare una soluzione positiva per i lavoratori e per il territorio, se invece le scelte odierne della Medtronic erano già chiare e prefigurate allora, cioè la vendita non solo dell'impresa, dei brevetti e del know how ma anche la svendita dei lavoratori e delle lavoratrici, Venturelli deve essere chiamato ad assumersi le sue responsabilità.
Ancora una volta siamo coinvolti in un'operazione di delocalizzazione di produzioni di alta qualità, ancora una volta si impoverisce il tessuto industriale questa volta per opera di una multinazionale, ma prosegue incessante la deindustrializzazione del nostro paese,da molti lustri chiediamo una seria politica industriale.
Non è sufficiente che oggi la sola discussione in campo da parte delle forze politiche sia la richiesta, sia pur fondata, di norme contro le multinazionali predatrici e che non vi sia alcun richiamo alle responsabilità degli imprenditori nostrani.

Come sindacato abbiamo chiesto di aprire immediatamente il tavolo istituzionale presso la Prefettura e il Ministero del Lavoro e un tavolo in Associazione Industriali per risolvere e dare risposte immediate alla situazione che si è venuta a creare, per noi l'obiettivo è il mantenimento della produzione e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

La vicenda Medtronic chiama in campo responsabilità individuali e collettive del nostro territorio. È insufficiente richiamare ed enfatizzare le eccellenze se poi non si manifesta una volontà  territoriale nel difenderle.

Silvia Spera
Segretaria Generale della Camera del Lavoro di Brescia - Cgil

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