Prosegue l’iniziativa di Filcams, Fisascat e Uiltucs, mentre appaiono sempre più evidenti le criticità legate all’acquisizione dell’ex gruppo francese, a partire dalle ricadute occupazionali. Avviata a livello nazionale la procedura di licenziamento collettivo da parte di Margherita Distribuzione, che coinvolge – fra gli altri – i 47 addetti della sede amministrativa di Roncadelle, già interessata dalla probabile ristrutturazione dell’ipermercato, con la possibile riduzione delle attuali superfici di vendita. Il Consiglio comunale di Castenedolo ha approvato ieri all’unanimità una mozione a sostegno delle “azioni di tutela verso i lavoratori nell’ottica della salvaguardia dei livelli occupazionali, del sostegno al reddito e del possibile rilancio dei punti vendita ex Auchan-SMA acquisita dal Consorzio CONAD”. L’assemblea municipale si è espressa inoltre a favore della “costituzione a livello territoriale del tavolo di crisi richiesto alla Prefettura dalle organizzazioni sindacali, con il coinvolgimento dei Comuni e della Provincia in cui sono presenti supermercati interessati all’operazione”, allargando al Ministero dello Sviluppo economico la sollecitazione a farsi parte attiva del problema occupazionale nell’area bresciana che con 10 punti vendita ancora senza futuro sta mettendo a rischio il posto di lavoro di oltre 700 ex dipendenti Auchan-SMA.

“La speranza – dichiarano i segretari generali bresciani di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs – è che analoga presa di posizione arrivi da Concesio e da Mazzano dove hanno sede due ipermercati Auchan, da Brescia dove hanno sede due punti vendita SMA in Via Apollonio e Via Valle Camonica, e lo stesso da Gavardo, Gardone Val Trompia, Leno; Lumezzane e Orzinuovi.

“Una sollecitazione particolare la rivolgiamo al Comune di Roncadelle - aggiungono Valter Chiocci, Giuseppe Leone, Roberto Maestrelli – dove CONAD ha deciso di smantellare l’apparato amministrativo ex Auchan avviando le procedure di mobilità per i 47 addetti degli uffici. Siamo convinti che attraverso il confronto sia possibile gestire una fase come questa, straordinariamente delicata, evitando soluzioni traumatiche che sconfessano la filosofia aziendale veicolata dalla comunicazione di CONAD. Purtroppo arrivano segnali di apprensione che coinvolgono anche lavoratori già passati alla nuova proprietà, come quello della riduzione dell’area vendita all’interno delle Rondinelle e ad un quasi certo ridimensionamento degli addetti. Anche per questo l’impegno e il sostegno ai lavoratori da parte delle istituzioni costituisce un elemento di novità dal quale difficilmente CONAD potrà prescindere e che il sindacato farà valere in tutte le sedi di confronto e di trattativa”.

Brescia, 24 gennaio 2020.