Una lettera a firma del tre Segretari Generali di Filcams, Fisascat e Uiltucs di Brescia, questa volta direttamente agli enti – ATS e Ispettorato del Lavoro – e alla Prefettura, a fronte di una serie di segnalazioni legate a situazioni di criticità all’interno di una serie di realtà del Commercio, Grande Distribuzione Organizzata e Appalti – pulizia e ristorazione – presso le strutture sanitarie del nostro territorio.
Una ulteriore presa di posizione, da parte delle tre organizzazioni sindacali, «per ribadire nuovamente la necessità e l’urgenza che vengano integralmente e puntualmente adottate le misure necessarie alla prevenzione e alla sicurezza dei lavoratori, a fronte dell’emergenza in atto da contagio da Covid-19».
«A tale riguardo – proseguono nella lettera Filcams, Fisascat e Uiltucs – ci preme richiamare i precisi obblighi previsti dal D.Lgs 81/2008 in capo al datore di lavoro nonché quanto espressamente indicato nella recente decretazione d’urgenza del Governo in merito a una serie di precise misure di contenimento dei rischi».
«A fronte di ciò – si legge nella lettera – da diverse realtà del commercio, della grande distribuzione organizzata nonché degli appalti – pulizia e ristorazione collettiva – presso le strutture sanitarie della nostra Provincia giungono segnalazioni di ripetuti assembramenti, senza che ci siano stati interventi da parte di coloro che avrebbero dovuto vigilare e regolamentare i flussi delle persone.
Tali situazioni di rischio – proseguono le organizzazioni sindacali – sono state già segnalate in più occasioni a diverse aziende, per il tramite di codeste Segreterie Territoriali, nonché attraverso sia le Rappresentanze Sindacali costituite all’interno dei luoghi di lavoro sia i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza».
Da qui la richiesta agli enti affinché siano poste in essere «tutte la azioni di vigilanza in concorso – ove necessario – con tutti i diversi livelli istituzionali preposti a tale riguardo” nonché “l’intervento immediato ed urgente di tutti gli organi ispettivi facenti capo agli enti in indirizzo, per verificare e garantire il rispetto dei provvedimenti emanati dal Consiglio dei Ministri e dalla Regione Lombardia».