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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Le lavoratrici degli appalti scolastici tornano in piazza

Venerdì 5 giugno il flash-mob delle lavoratrici degli appalti scolastici davanti alla Prefettura di Brescia. Munite di mascherina e di ombrello per rappresentare anche visivamente che il proverbio “Piove sempre sul bagnato” è per loro una triste realtà.


In Italia i servizi essenziali al buon funzionamento della scuola sono svolti da oltre 100 mila lavoratrici (più di 2000 in provincia di Brescia), dipendenti da aziende e cooperative che hanno ottenuto l’appalto dalle amministrazioni locali. Si tratta delle addette alla ristorazione, alle pulizie e ausiliariato e delle “assistenti ad personam” ovvero lavoratrici diplomate o laureate in ambito pedagogico/educativo/sociale che svolgono attività di assistenza e di inserimento per alunni con deficit psico-fisici.

Contrariamente agli altri lavoratori della scuola (insegnanti e personale non docente che sono dipendenti pubblici) le lavoratrici degli appalti hanno contratti part-time ciclici con orari ridotti. Questo significa che, a differenza di tutti gli altri lavoratori italiani che possono accedere alla disoccupazione (naspi) a patto che abbiano lavorato almeno 13 settimane negli ultimi 4 anni, nei periodi di sospensione estiva loro sono prive di reddito e non ricevono né indennità di disoccupazione né assegni famigliari.

Dopo 3 mesi con salari ridotti e in ritardo, ora ci aspettano 3 mesi senza alcun reddito né assegni familiari e per andare in pensione come gli altri lavoratori dobbiamo fare causa all'Inps

Inoltre, il mancato recepimento da parte del Governo Italiano della direttiva europea sulla non discriminazione e della successiva sentenza della Corte di Giustizia Europea del 10/6/2010 costringe queste lavoratrici a lavorare più anni per accedere alla pensione rispetto agli altri lavoratori. Per maturare 40 anni di contributi ne devono lavorare 53 o più.

L’emergenza covid-2019 non ha fatto che peggiorare ulteriormente le loro condizioni. Infatti, dopo 3 mesi con stipendi ridotti (il Fondo di Integrazione salariale non arriva al 70% dello stipendio) spesso pagati in ritardo, oggi si annunciano altri 3 mesi senza alcun reddito né assegni famigliari.

Per questo venerdì 5 giugno alle ore 10.30 organizzeranno un flash mob davanti alla Prefettura di Brescia munite oltre che di mascherina anche di ombrello per rappresentare  anche visivamente che il proverbio “PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO” è per loro una triste realtà. (Vedi la fotogallery sulla pagina facebook)

LOCANDINA

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