In una lettera unitaria, i sindacati degli atipici di Cgil Cisl Uil hanno chiesto un incontro al Ministero del Lavoro per aprire una discussione sul presente e futuro dei Navigator. Questi lavoratori continuano infatti a rimanere in una condizione complicata per motivi che risultano tuttora oscuri. Dopo aver passato una fase di selezione ed essere poi passati attraverso una lunga formazione, con utilizzo di fondi pubblici, i Navigator non sono mai stati messi nelle condizioni di svolgere il compito per il quale sono state create queste nuove figure professionali.
Serve a poco avere personale formato se poi non gli viene data la possibilità di fare il proprio lavoro. La conseguenza inevitabile di tutto questo è lo sperpero di fondi pubblici e l'aumento delle illusioni dei percettori di reddito di cittadinanza. In ogni occasione è sempre stato dichiarato che i Navigator avrebbero supportato gli operatori dei Centri per l’Impiego al fine di trovare offerte di lavoro per i percettori del reddito di cittadinanza.
Ad oggi però non sono ancora stati fatti rientrare al lavoro e, anche prima del lockdown, i Navigator erano ampiamente sottoutilizzati.
La disoccupazione, già nel periodo precedente alla crisi sanitaria, si attestava su numeri preoccupanti, una situazione che avrebbe richiesto un intervento deciso delle istituzioni per una inversione di tendenza. Ora il problema si è ulteriormente complicato e aggravato. Cosa si sta aspettando a rendere operativi questi lavoratori? Quando potranno occuparsi finalmente della ricerca di offerte di lavoro per chi ne ha bisogno?
A questo quadro, si aggiunge poi un ulteriore elemento: questi lavoratori - per motivi non certo imputabili alla loro professionalità - sono spesso vittime delle accuse demagoghe di chi li addita di improduttività. Che è come se a Filippo Ganna dessimo una bici senza ruote e poi ci lamentassimo perché non vince la maglia rosa...
Nidil Cgil di Brescia