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cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Giornata della memoria e dell'impegno

Il 21 marzo è la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Le iniziative nazionali e bresciane


Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie. Qui è possibile rivedere l'iniziativa che si è tenuta ieri all'Auditorium Parco della Musica di Roma e a cui ha partecipato anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

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Sul canale youtube di Libera Brescia si può rivedere il video realizzato a Brescia e Provincia per il 21 marzo, XXVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle mafie. Troverete l’introduzione di Don Luigi Ciotti e Daniela Marcone, e a seguire la lettura dei 1031 nomi delle Vittime Innocenti da parte di esponenti delle Istituzioni, della cultura, delle professioni, del giornalismo, del mondo associativo, del lavoro e della scuola.

Segnaliamo inoltre anche questa iniziativa di pochi giorni fa: all'ingresso della sede nazionale dello Spi Cgil è stata inaugurata una targa che riporta i nomi dei sindacalisti uccisi dalle mafie. Ricordare e fare memoria dell’impegno di sindacalisti, lavoratrici e lavoratori, nel contrasto alla mafia è un elemento identitario del nostro sindacato. Contrastare la mafia, oggi come allora, vuol dire lottare per la libertà del lavoro. Lo facciamo presidiando i luoghi di lavoro. Perché dove c’è il sindacato c’è più legalità.

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