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Un vaccino per tutti. Al via il progetto

Promosso in accordo con Cgil Cisl Uil, il progetto punta a raccogliere fondi per i Paesi in via di sviluppo, fin qui tagliati fuori dalle rotte commerciali dei vaccini. La campagna servirà a sostenere l'associazione Medicus Mundi che opera in Mozambico e, allo stesso tempo, intende incoraggiare i lavoratori bresciani e i loro familiari a vaccinarsi.


Prende il via mercoledì il progetto «Un vaccino per tutti», promosso da Confindustria Brescia con Cgil, Cisl e Uil provinciali e illustrata ieri pomeriggio. Tra gli interventi quello di Massimo Chiappa, direttore di Medicus Mundi Italia, organizzazione designata per la raccolta e gestione fondi del progetto, con un focus sulla realtà del Mozambico, paese di possibile destinazione degli interventi. 

«Un vaccino per tutti» ha l'obiettivo di concorrere alla diffusione globale degli interventi vaccinali anti-Covid19 nei Paesi economicamente più fragili del mondo. Possono aderire le aziende associate a Confindustria Brescia e i loro dipendenti, i partners del Progetto ALL-IN Brescia, ma anche aziende non associate, enti e istituzioni che ne facciano richiesta, ma anche i singoli che vogliono contribuire. 

L'iniziativa prevede una raccolta fondi, che parte da un contributo straordinario per l'avvio da parte di Confindustria Brescia, Cgil Brescia e Vallecamonica, Cisl e Uil, i promotori.

Si attiverà poi un meccanismo solidale tra aziende e lavoratori sul territorio che potrà avere luogo con le seguenti modalità, anche alternative tra loro:
un contributo forfettario di 20 euro (a carico azienda) per ogni dipendente che abbia concluso il ciclo vaccinale;
un importo pari alla retribuzione di un’ora di lavoro (devoluto dal dipendente su base volontaria), cui si aggiungerà un contributo di importo equivalente a carico dell’azienda;
un’erogazione liberale di importo complessivo pari al 150% del valore di ferie/permessi maturati (fino a un massimo di 8 ore), a cui ogni dipendente potrà scegliere di rinunciare decidendo di aderire all’iniziativa.

I fondi raccolti verranno versati su un conto corrente bancario dedicato. Inoltre, ai lavoratori che concluderanno il ciclo vaccinale, sarà concessa un'ora di permesso retribuito da utilizzare per l'assistenza ai familiari che si vaccinano.

Un accordo accolto favorevolmente da Cgil Cisl Uil. «Un passo doveroso - sottolinea Francesco Bertoli della Cgil - che esorta tuttavia ad adottare il progetto nelle aziende con pazienza senza coercizioni, ma con l’esempio».

Si informa infine che chiunque condivida le modalità del progetto solidale potrà contribuire con una propria erogazione liberale. I fondi andranno versati sul conto di Banca Etica destinato allo scopo per Medicus Mundi operante nei Paesi a risorse limitate. L’Iban è: IT61H0501811200000017092396

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