I fatti risalgono alla notte tra domenica 27 e lunedì 28 marzo, nella fascia di servizio in monopresidio, cioè con un unico operatore nel locale. Perché questa è la realtà che vivono quotidianamente le lavoratrici e i lavoratori dei locali di ristoro autostradale, comprensibilmente spaventati visto quanto già accaduto alla fine di gennaio all’interno del locale Chef Express Campagnola Ovest.
In questi casi esprimere la solidarietà è un dovere, ma non basta. Servono misure di protezione concrete, a tutela di chi lavora, perché la sicurezza e l’incolumità delle Lavoratrici e dei Lavoratori viene prima di tutto. Per questo diciamo basta ambiguità e basta giustificazioni, serve un atto di responsabilità delle imprese del settore. Va definitivamente superato il monopresidio notturno e adottate – in una logica di prevenzione – tutte le misure di rafforzamento della sicurezza all’interno dei locali, in funzione deterrente, per assicurare l’incolumità di chi lavora.
Abbiamo chiesto nuovamente alla Prefettura, sulla base della lettera unitaria condivisa il 2 febbraio 2022 con Fisascat e Uiltucs di Brescia, di attivare il tavolo istituzionale – esteso Comuni, Aziende del settore, Questura e Concessionario Autostradale – per accendere finalmente i riflettori sulla condizione reale di chi lavora all’interno delle aree di servizio autostradale.
Nel rinnovare la solidarietà e la vicinanza alla Lavoratrice del locale Autogrill Valtrompia Sud, informiamo tutto il personale del punto vendita che abbiamo aperto formalmente lo stato di agitazione sindacale, con riserva di attuare – nel rispetto delle norme vigenti - ogni azione sindacale e/o vertenziale necessaria a tutela dei Lavoratori.
La Segreteria Filcams Cgil Brescia