Brescia è la seconda provincia lombarda per numero di beni confiscati alla criminalità organizzata. Numerose inchieste evidenziano lo storico radicamento sul territorio di cosa nostra, camorra e 'ndrangheta. Il contrasto del fenomeno mafioso richiede una cittadinanza consapevole e attiva: queste sono le motivazioni che hanno fatto nascere la Scuola Popolare Antimafia.
La volontà di divulgare oltre i confini universitari i contenuti innovativi prodotti in ambito accademico, in materia di Sociologia e Storia della criminalità organizzata, ha spinto un gruppo di professionisti, studenti, ricercatori e collaboratori del Prof. Nando dalla Chiesa alla creazione di una Scuola Popolare Antimafia volta a raggiungere anche cittadine e cittadini che, per varie ragioni, non riuscirebbero a usufruire dell’offerta formativa universitaria.
Una scuola che sappia contemporaneamente formare e aggregare nuovi soggetti impegnati a vario livello nel contrasto alla criminalità organizzata.
L'iniziativa, sviluppata grazie alla collaborazione tra la Cooperativa K-Pax Onlus (da più di un decennio attiva nel lavoro sociale sul territorio della città e della provincia bresciana), CROSS (Osservatorio sulla criminalità organizzata) e la redazione web di Stampo Antimafioso, ha visto da subito il sostegno della Camera del Lavoro e della Fillea Cgil di Brescia. Quest'anno la proposta - giunta alla terza edizione - si allarga anche al territorio bergamasco, nell'ottica di una sinergia fra le due città lombarde che nel 2023 sono Capitale della Cultura.
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Le iscrizioni si aprono a partire da lunedì 12 giugno. La modalità di partecipazione sarà finalmente solo in presenza (80 i posti disponibili) e prevede un contributo di 50€ per 7 lezioni che saranno tenute da docenti illustri nei locali del MoCa di Brescia.