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Piano trasporti scuole. Gli autisti: «Ci sentiamo invisibili. Non sappiamo nulla»

I sindacati dei Trasporti lamentano di non essere stati coinvolti nei «tavoli» e informati. Sul Giornale di Brescia il commento di Mauro Ferrari (Segretario generale della Filt Cgil Brescia)


«Non siamo state coinvolte nel piano trasporti per le scuole. Nessuno ha chiesto il nostro parere, nessuno ci ha informato di nulla». Le organizzazioni sindacali territoriali del settore Trasporti che fanno riferimento a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl Trasporti sono arrabbiate e allo stesso tempo preoccupate: «Cosa accadrà quando, dal 14 settembre, riapriranno le scuole? Di certo noi non lo sappiamo: non siamo stati convocati ai tavoli istituzionali del Tpl», spiega Mauro Ferrari, segretario generale Filt-Cgil nonché autista della Sia, denunciando il fatto che nel Bresciano «sia mancata un’azione di formazione e informazione rivolta agli autisti degli autobus in riferimento alla riapertura delle scuole, ormai imminente». 

Silenzio. «Se ci avessero contattati - spiega - avremmo potuto dare il nostro supporto tecnico alla stesura del piano dei trasporti per l’anno scolastico che sta per cominciare, ma così, purtroppo, non è andata: nessuno ci ha interpellati per avere un quadro della situazione, chiedere il nostro parere, sapere se avevamo qualche suggerimento da avanzare alla luce della nostra lunga esperienza in materia di trasporti scolastici». Gli autisti, insomma, non si sentono coinvolti in questa operazione e non sanno nemmeno cosa li aspetterà la prossima settimana.

Turni. «Ad oggi - continua il segretario generale Filt Cgil - non siamo nemmeno stati informati circa i turni che saremo chiamati a svolgere: una cosa del genere non è mai accaduta, solitamente il 1° settembre conosciamo già i turni di tutto l’anno scolastico. Sono tanti gli autisti che mi hanno contattato per avere informazioni, chiarimenti. Ma al mo mento non ci sono risposte». Gli interrogativi che tuttora rimangono agli autisti sono molti: «Quali scuole saranno attive da subito a regime e quali invece prevedono l’ingresso di un numero inferiore di studenti - si chiede Mauro Ferrari - ? Come faremo a controllare i carichi dei mezzi? Quali corse sono state tagliate?».

Responsabilità. «Da cittadino bresciano spero che abbiano organizzato tutto al meglio anche senza di noi - commenta Ferrari -. Da rappresentante sindacale, invece, non posso che esprimere grande rammarico e altrettanta preoccupazione». In una nota diffusa ieri le sigle sindacali bresciane mettono in evidenza il loro disappunto. E, allo stesso tempo, rammentano «a tutti i responsabili, compresa la comunità bresciana, la nostra costante manifesta disponibilità e responsabilità».

* Giornale di Brescia - 11 settembre 2020

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