via Fratelli Folonari, 20 - Brescia Centralino 030.37291
cgil CGIL - Camera del Lavoro di Brescia

Aria bene comune. Presentato il primo rapporto

Pubblicato il primo rapporto dell’osservatorio “Aria Bene Comune” (di cui fa parte anche la Cgil Brescia) redatto in base ad alcune considerazioni fondamentali: gli effetti ambientali e sanitari, l’informazione e la percezione, la carenza di documenti informativi, l’inquinamento indoor, l’impatto sanitario e i cambiamenti climatici. 


Nella mattina di lunedì 18 gennaio è stato presentato il primo rapporto dell’Osservatorio “Aria bene comune”. Ricostituito nel 2018, l’osservatorio è composto da diverse realtà e enti (fra i quali anche una rappresentanza di Cgil Cisl Uil), dagli assessori all’Ambiente e alla Mobilità insieme ai quattro sindaci di Rezzato, Roncadelle, Borgosatollo e Roncadelle. Insieme al rapporto è stato diffuso anche la pubblicazione "12 consigli per cambiare stil di vita e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo".

📎 RAPPORTO OSSERVATORIO ARIA BENE COMUNE · GENNAIO 2021 .
📎 12 CONSIGLI PER CAMBIARE STILE DI VITA E MIGLIORARE LA QUALITA' DELL'ARIA .

Considerata l'importanza del tema affrontato e gli sforamenti dei limiti di inquinamento atmosferico registrati nella nostra regione e nella nostra provincia, riteniamo importante il lavoro dell'osservatorio contenuto in queste pubblicazioni.

L’Unione Europea formula una visione del futuro fino al 2050 di una società a basse emissioni di carbonio, un’economia verde e circolare ed ecosistemi resilienti alla base del benessere dei cittadini. A livello mondiale l’Agenda 2030 dell’ONU fissa gli impegni per lo sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030, individuando 17 Obiettivi (SDGs - Sustainable Development Goals) e 169 target.

Per raggiungere tali obiettivi vengono alla luce importanti sfide per contrastare gli attuali sistemi di produzione e consumo insostenibili e i loro impatti nel lungo termine, spesso complessi e cumulativi, sugli ecosistemi e sulla salute delle persone. Per questi motivi è necessario, a tutti i livelli di responsabilità, avviare azioni per una maggiore comprensione della natura delle sfide ambientali e della loro interdipendenza con i sistemi economici e sociali, in un mondo ormai globalizzato.

A questo proposito, non si può fare a meno di constatare come la Lombardia, sebbene sia una delle regioni più ricche d'Europa e dunque nelle condizioni di investire in politiche ambientali virtuose, rimanga ancora in coda agli obiettivi ottimali sulla riduzione dell’inquinamento rispetto ad altre regioni d'Europa, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle polveri sottili (mantenendo livelli di criticità su PM10 e PM2,5).

Per questa ragione, anche a fronte del trend positivo che emerge dal rapporto dell'osservatorio e che fotografa come nell'ultimo decennio l’inquinamento dell’aria risulta in diminuzione, è importante sottolineare che l’obbiettivo deve essere il miglioramento costante e che il problema dell'inquinamento dell'aria resta un nodo grave perché comporta danni alla salute con lo sviluppo di patologie collegate e morti premature attribuibili all'esposizione alle polveri sottili (PM2,5) e al biossido d'azoto.

È dunque necessaria una sempre maggiore consapevolezza e una puntuale informazione al servizio dei cittadini e dei lavoratori. Il lavoro dell’osservatorio e queste pubblicazioni sono dunque un utile strumento per il cambiamento degli stili di vita e produttivi, nell'orizzonte di uno sviluppo sempre più orientato alla sostenibilità.

Approfondimenti